Martedì V Settimana di Pasqua

Atti 14,19-28  Salmo 144  Giovanni 14,27-31a

Gesù, prima di morire, fa un mare di promesse ai suoi amici: “Tornerò da voi”, “Vi manderò lo Spirito”, “Vi dirò io che cosa dovete dire”… Tutto assicura la presenza viva di Gesù in tutta l’avventura della Chiesa. Noi viviamo dentro questa certezza di un Dio vicino. Il Vangelo di oggi ci ricorda: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi”. Questa non è una promessa ma un dono attuale; la pace di Gesù non è qualcosa che dobbiamo attendere in chissà quale momento ma è qui e ora. Ma di che pace parla? Se ci guardiamo dentro e fuori non vediamo pace, anzi! Gesù precisa: “non come la dà il mondo“! La pace del mondo è quiete, è rassegnazione, è immobilismo. La pace di Gesù è gioia nell’inquietudine. Ne sono una testimonianza viva i discepoli della prima ora: affrontavano le situazioni più terribili e incresciose ma sempre con la gioia e certezza della fede. La pace di Gesù è cosa del cuore… solo chi gli è intimo può capire… Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Mira Filippi in Malevolti (Via G. di Vittorio, 31) che ora è nelle mani del Misericordioso.