Sabato IV Settimana del Tempo Ordinario

San Biagio, Vescovo e Martire

1Re 3,4-13  Salmo 118  Marco 6,30-34

“Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita”. È troppo bella questa cosa: Salomone chiede a Dio il dono del discernimento per saper governare con giustizia e Dio glielo dona perché non ha chiesto ricchezza e gloria. Poi, però, gli dona anche quelli! È proprio così: quando si ha la sostanza delle cose si ottengono anche i dettagli ma quando si hanno i dettagli non è detto che si ottenga la sostanza. È sempre sbagliato chiedere a Dio cose per sé, per il proprio benessere, per il proprio tornaconto: non ce le dà! Non perché non possa ma perché non è un distributore di cose effimere. Dio dà la vita e tutto ciò che dà vita, offre gli strumenti per fare della vita un capolavoro, ma non ha alcun desidero di riempirci di vane consolazioni. Questo lo fa il mondo che ama accalappiarci e tenerci attaccati a sé. Il mondo fa leva sui nostri bisogni per renderci dipendenti. Dio, al contrario, promuove la libertà e ci assicura che nella libertà tutto avviene. “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre…. Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro”. 

Non sono mai le cose che danno gioia; è la gioia, eventualmente, che rende le cose belle e significative! Buona giornata. don Luciano.