V Domenica di Quaresima (C)

Isaia 43,16-21  Salmo 125  Filippesi 3,8-14  Giovanni 8,1-11

“Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova!”: formidabile la promessa del Signore Dio ad Israele! È la sintesi della misericordia: dimenticare il passato – non perché il male non sia male o debba essere relativizzato – ma perché ciò che interessa a Dio sono le possibilità di bene che Lui stesso predispone. La stessa cosa avviene nel racconto dell’adultera che leggiamo nel Vangelo di Giovanni: per gli scribi e i farisei è il passato il metro di giudizio, per Gesù è il futuro. La donna certamente ha peccato ma ha una possibilità che deve essergli data: quella di non peccare più. È questa la strada nuova che Gesù apre: la fiducia nell’uomo peccatore. La lapidazione di chi sbaglia è la negazione della speranza, del bene, della vita. Non ci sarebbe uomo che possa scampare al proprio passato. La misericordia è l’unica garanzia di vita per l’umanità. Gesù non scrive più per terra ma nel cuore della donna, e di ogni peccatore, e la parola che scrive è futuro. Buona Domenica. don Luciano.