MEDITAZIONE SULLA PAROLA DEL GIORNO
V Domenica di Pasqua (B)
Atti 9,26-31 Salmo 21 1Giovanni 3,18-24 Giovanni 15,1-8
Vogliamo cavarcela da soli. Vogliamo arrangiarci in tutto. Dipendere ci sembra umiliante. Consideriamo di valore ciò che realizziamo da soli. Fin da piccoli siamo istruiti in questa logica: “Devi camminare con le tue gambe… Devi cavartela da solo… Sei grande quando non hai più bisogno di nessuno”.
Gesù ci insegna un modo di essere che è totalmente contrario a questa logica: ci invita a dipendere. Lui stesso dice chiaramente che non fa nulla da se stesso ma agisce sempre e solo in stretta dipendenza dal Padre. Per questo ci dice: “Come io rimango nel Padre anche voi rimanete in me!”.
Rimanere in Gesù significa riconoscere che abbiamo bisogno di Lui, che senza di Lui non possiamo fare nulla, che l’autonomia non è una virtù. Niente facciamo da soli ma sempre con Gesù e con tutti quelli che sono uniti a Lui.
E’ la logica dei raggi della ruota della bicicletta: c’è un centro a cui i raggi si fissano intrecciandosi. Più sei lontano dal centro, più i raggi sono lontani tra loro. Più ti avvicini al centro, più i raggi si avvicinano tra loro. Se rimaniamo in Gesù, inevitabilmente rimaniamo anche con i fratelli e le sorelle. Chi ci sta accanto è un regalo enorme, non è un peso. Chi ci sta accanto ci è necessario, è un dono. Non posso prescindere da lui, non posso credere di agire senza l’aiuto e il sostegno dell’altro. Ogni cosa che si fa non è mai in solitudine ma sempre in compagnia, a cominciare dalla compagnia sicura e continua di Gesù!
Buona Domenica. don Luciano.
P.S. Oggi in Pieve, Ginevra Giusti e Emily Francini ricevono il Battesimo.