Santi Innocenti, Martiri
1Giovanni 1,5-2,2 Salmo 123 Matteo 2,13-18
“Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri”. La rivelazione si muove dentro la contrapposizione tra luce e tenebra, tra vita e morte, tra grazia e peccato. Dio è luce, vita e grazia, il mondo è tenebra, morte e peccato. La nascita di Gesù è l’avvenimento che ribalta il corso della storia: nel momento in cui la luce entra nelle tenebre, esse sono vinte! “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce”, ha cantato Isaia nella notte di Natale. Le tenebre esistono fintanto che non c’è la luce: ora la Luce vera, quella che illumina ogni uomo, brilla nel mondo, così la tenebra è vinta. Capite che questa è la Grazia? Cioè è dono a prescindere da noi. Siamo troppo abituati a pensare che siamo noi a dover essere, in realtà lo siamo già. Se la Luce ci è entrata dentro, la tenebra non c’è più. L’evangelista Giovanni ci dà un criterio per discernere se abbiamo accolto la luce: “Se siamo in comunione gli uni con gli altri”. Come vediamo gli uomini che vivono accanto a noi? Li riconosciamo fratelli? Nel momento in cui siamo amati gratuitamente dal Padre inevitabilmente crediamo che lo stesso sia per tutti gli uomini. Questo noi testimoniamo se siamo illuminati, se amiamo i fratelli! Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno. «Forse da quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?». «No», disse il rabbino. «Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?». «No», ripeté il rabbino. «Ma quand’è, allora?», domandarono gli allievi. Il rabbino rispose: «E quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel punto, è ancora notte nel tuo cuore». Buona giornata. don Luciano.
P.S. Il Signore faccia risplendere la Luce senza tramonto su Telda Innocenti vedova Scheggi (Viale della Repubblica, 29) e Baldassarre Miniati (Via Landi, 5).