Venerdì XXIX Settimana del Tempo Ordinario

Romani 7,18-25a  Salmo 118  Luca 12,54-59

“Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?”. Mamma mia, che botta! Lasciamo che sia rivolta proprio a noi questa invettiva di Gesù. Mai come oggi conosciamo nel dettaglio l’universo, lo spazio, il tempo, le cose; le scoperte fioccano abbondanti quasi ogni giorno; sembra che la scienza e la tecnica abbattano ogni giorno più efficacemente gli ambiti oscuri della vita. Sempre più malattie vengono curate, sempre più i robot sostituiscono attività logoranti per l’uomo, sempre più si creano macchine che semplificano e velocizzano le operazioni della vita quotidiane. Viene da pensare che l’uomo sa fare tutto: è solo questione di tempo e tutto sarà svelato e compreso. Ma il Vangelo di oggi sembra dire proprio a noi che pensiamo così: “Stolto!”. Visto che pensi di conoscere tutto così bene, spiegami il senso della tua vita! Da dove vieni? Dove vai? Chi sei veramente? Perché la morte? Perché la sofferenza? Perché l’amore? A tutte queste cose, quale scienza umana è capace di dare risposte esaustive? Gesù non pone questa domanda per sminuire le nostre conquiste, anzi! Penso proprio che sia contento per quelle ma ci dice: “Quando ti metterai ad occuparti delle cose che davvero contano?”.  Buona giornata. don Luciano.

P.S. Oggi giornata di orazione e digiuno indetta dal Papa per la Terra Santa e tutti i luoghi del mondo feriti da guerre e violenze.

Un requiem per Iride Morandi (Via Andrea del Castagno, 13).