IV Domenica di Quaresima (C)

Giosuè 5,9a.10-12  Salmo 33  2Corinzi 5,17-21  Luca 15,1-3.11-32

È incredibile come sia difficile per l’uomo accettare l’idea di un Dio Padre e non padrone. La famosissima parabola del “padre misericordioso”, chiamata per troppo tempo la parabola del “figliol prodigo”, che oggi leggiamo in chiesa mette in evidenza come sia il figlio minore che quello maggiore considerino il Padre un padrone e se stessi dei servi. Non hanno occhi per vedere tutti i gesti di attenzione e di cura che Dio ha nei loro confronti, così come non hanno orecchi per ascoltare tutte le parole che Egli rivolge a loro con tenerezza e affetto. A Gesù sta a cuore che ogni uomo cambi radicalmente la sua idea di Dio: non c’è nulla che possa oscurare o incrinare la nostra dignità filiale! Al figlio minore che ritorna il Padre mette la veste lunga della signoria, l’anello con il sigillo dell’eredità e il calzari dell’uomo libero; al figlio maggiore dice chiaramente che tutto gli appartiene, niente è sottratto… “Nulla potrà mai separarci dall’amore di Dio”! Che bella notizia! Buona Domenica. don Luciano.

P.S. Oggi pomeriggio in Pieve alle 15.30 Penelope Bianchini riceve il Santo Battesimo e, a seguire, Giancarlo e Niccoletta Bagiardi celebrano il 50° di matrimonio. Viva la famiglia!