Mercoledì della VI Settimana di Pasqua
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, Vergine
Atti 17,15.22-8,1 Salmo 148 Giovanni 16,12-15
Prima o poi, quello che è capitato a Paolo all’areopago di Atene, avviene a tutti coloro che si prodigano nell’annuncio del Vangelo. Paolo si era preparato ben bene, con un discorso impeccabile, filosoficamente ineccepibile: era convinto che con le sue parole sapienti avrebbe convinto gli ascoltatori portandoli alla fede. Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: “Su questo ti sentiremo un’altra volta”. Altro che adesioni! Pesci in faccia! Il Vangelo non è un discorso di sapienza ma è amore che si dona, che interpella la vita, che provoca la libertà. I discorsi sapienti cercano il convincimento, attraverso la dovizia del ragionamento vogliono condurre ad una sorta di inevitabilità all’adesione ma senza libertà non c’è gioia. Non c’è pienezza. Non è l’abilità della parola di chi annuncia a convertire ma l’opera dell’amore di Dio che continuamente si riversa sull’uomo ad interpellare la libertà e far librare le ali della fede. È Dio che fa! Noi possiamo solo testimoniare ciò che abbiamo visto e conosciuto! Buona giornata. don Luciano.P.S. Una preghiera per Antonietta Stefanini vedova Berti (Pontedera) che ha chiuso gli occhi al mondo e li ha aperti in Dio.