Mercoledì V Settimana di Quaresima

Daniele 3  Salmo Daniele 3,52-56  Giovanni 8,31-42

Essere liberi nel senso comune sta per “fare quello che si vuole”. Potrebbe essere vero se noi sapessimo fino in fondo che cosa vogliamo davvero. Ad esempio: che cosa vuole un uomo innanzi tutto? Essere felice! Che cosa devo fare per essere felice? Pensateci bene: è la domanda inconscia che stamattina ci ha fatto alzare dal letto, è il motore nascosto che ci spinge ogni giorno a compiere dei gesti, a migliorare delle relazioni, a cercare, a sperare nel futuro.

La felicità, dunque, è ciò che tutti cerchiamo, bene o male. Ma: come raggiungerla? L’uomo sa davvero dove si trova la felicità? Non è forse la vita un tentativo continuo per avere la felicità e, poi, l’esperienza che la felicità finisce sempre troppo in fretta. Gesù oggi ci dice dove sta la vera libertà: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi“. La libertà sta nel conoscere la verità e la verità è una persona: Gesù! La verità è la nostra condizione di figli amati dal Padre! È felice chi riconosce che la sua vita, seppur dentro alti e bassi, è inesorabilmente orientata alla gioia dell’abbraccio di Dio. La felicità non è un caso, non è un’esperienza di piacere, non è una trovata del momento: la felicità è nel compimento della nostra vocazione. Pertanto, è assurdo pensare che possiamo fare quello che vogliamo in assoluto; come per stare in piedi c’è la legge della gravitazione, per essere felici c’è l’adesione alla Verità che è Gesù. Che grazia abbiamo nell’essere stati immersi in questa Verità! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Stasera alle ore 21.15 sulla pagina facebook dell’Unità Pastorale, in diretta streaming dalla Pieve, Santo Rosario con le meditazioni di papa San Giovanni XXIII.