Martedì III Settimana del Tempo Ordinario

San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa

Ebrei 10,1-10  Salmo 39  Marco 3,31-35

Nessuno che fa le cose perché scritto nella legge è felice e libero. Al contrario è triste e schiavo. Non per questo quanto prescrive la legge è sbagliato. La persona libera fa quanto chiede la legge ma non per la legge ma per la verità che essa tutela. Giustamente la Lettera agli Ebrei oggi ci ricorda: “La Legge, poiché possiede soltanto un’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione coloro che si accostano a Dio”. Gesù ha superato la Legge antica non perché l’ha contraddetta ma perché l’ha compiuta, l’ha realizzata dentro la sua vita. Gesù è lo spirito, l’essenza della Legge ebraica che è l’amore, la carità. Il rischio che anche da cristiani si viva ancora secondo una serie di leggi e prescrizioni è sempre alla portata di tutti. Una persona mi ha confidato: “Padre, io ho 73 anni e dalla mia infanzia ho fatto tutto quello che la Chiesa mi domandava: la preghiera del mattino, la preghiera della sera; sono andato a Messa tutte le Domeniche; ho fatto digiuni in Quaresima il Venerdì; ho fatto tutto quello che era scritto di fare. A 73 anni scopro che non so amare”. Bisogna vigilare perché Gesù risorto e vivo non venga seppellito in nome delle leggi e dei precetti. Gesù vive: è Lui che dobbiamo seguire! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Il Signore doni il riposo eterno a Aldo Bartolini (La Tintoria).