San Bartolomeo, Apostolo     

Apocalisse 21,9b-14  Salmo 144  Giovanni 1,45-51

L’ho già detto: di Dio non si può discutere come di un argomento. Di Dio si può parlare come di una persona: tanto più gli sei amico e tanto più ne puoi raccontare la bellezza, una bellezza che non è mai esaurita ma che sempre ti meraviglia e ti inebria. Per questo motivo, nel primo capitolo dell’evangelista Giovanni, quando si parla delle prime chiamate, l’invito alla scoperta di Gesù non è mai una questione di conoscenza razionale ma di incontro e di sequela. Filippo all’amico Natanaele che manifesta scetticismo sulla messianicità di Gesù dice: “Vieni e vedi”. Per fugare ogni dubbio su Gesù l’unica via è la frequentazione. Il sentito dire su Gesù non ha alcun valore: o ne fai una esperienza personale o tutto quanto ti viene detto a suo riguardo apparirà una grande montatura. La grandezza di Gesù è di una smisuratezza che non può non apparire esagerata a chi la sente testimoniata. Lo capisco… se mi metto a pensare a Gesù, senza il trasporto che mi deriva dalla fede, lo considero un semplice uomo di valore ma niente di più. Ma se da Lui ricevo una vita nuova, allora è tutta un’altra storia… Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Anna Casati in Borselli (Via B. Croce, 55) perché il Signore Gesù la unisca alla comunità dei santi nella Pasqua eterna.