Giovedì IV Settimana di Quaresima

Esodo 32,7-14  Salmo 105  Giovanni 5,31-47

“E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?”: una battuta fulminante. Impossibile non ritrovarvici. La precarietà della fede è generata da uno smodato rapporto di dipendenza dagli uomini. Se ogni cosa che facciamo la sottoponiamo al vaglio del giudizio mondano significa che il punto di riferimento per discernere il bene dal male non è più Dio ma gli uomini. Così ci troviamo ingessati nelle scelte per non cozzare con il parere della maggioranza. Pensiamo di essere liberi, in realtà, siamo sottomessi a stili di vita conformistici, per niente liberanti. Gesù insegna uno stile completamente opposto: non la gloria degli uomini ma quella di Dio sta a capo di ogni scelta personale. Non gli interessa il consenso umano: sa che la vita è un soffio e non c’è tempo da perdere in preliminari mondani. Quanto vorrei riuscire ad essere sempre svincolato dal giudizio degli altri! Mi illudo di essere completamente libero, in realtà, l’opinione gioca ancora un ruolo determinante. La lotta della libertà è davvero un grande esodo dalla schiavitù dei faraoni del mondo. Buona giornata, fratelli e sorelle! Don Luciano.