IV Domenica di Pasqua (B)

Atti 4,8-12  Salmo 117  1Giovanni 3,1-2  Giovanni 10,11-18

Nelle tre Domeniche di Pasqua passate il Vangelo ha cercato di fugare ogni dubbio sulla veridicità della resurrezione di Gesù: il Crocifisso è veramente risorto! Anche i discepoli – ci è stato descritto in lungo e in largo – hanno dubitato, ma alla fine hanno ceduto all’evidenza. Ora, se Gesù è vivo occorre seguirlo. La liturgia di oggi ci presenta, così, Gesù come il Buon Pastore che conduce le sue pecore verso la vita eterna. Condizione necessaria è che le pecore ascoltino la sua voce. Non possiamo dire di essere abbandonati a noi stessi: Gesù con la sua Parola costantemente ci guida: c’è da ascoltarlo. C’è da sentire la sua voce come familiare. Alle pecore basta la voce del pastore per seguirlo: quel suono è talmente conosciuto che non esitano ad obbedire ai suoi comandi. Il mercenario, invece, ha bisogno del sale… Quanti mercenari cercano di sostituirsi al Pastore per rapire le pecore! Attenti a chi regala troppe soddisfazioni facili: c’è sempre un pegno da pagare… Buona Domenica. don Luciano.