Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti

Giobbe 19,1.23-27a  Salmo 26  Romani 5,5-11  Giovanni 6,37-40

“Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato”. Quando nasciamo siamo “dati”, affidati, ad una mamma e ad un babbo che, premurosamente, si prendono cura di noi. Fanno di tutto e di più per custodirci e assicurarci la vita. Vorrebbero farlo per sempre ma ad un certo punto, tutto ha una fine. È terribile questo senso di impotenza: da una parte si avverte il desiderio di garantire la vita e dall’altra non se ne ha la capacità. Un vero dissidio interiore. Le parole di Gesù ci devono rasserenare: a garantire la vita ci pensano il Padre e il Figlio con l’opera dello Spirito Santo. Gesù è Colui che ha il compito di afferrare gli uomini e di non lasciarli andare per alcun motivo. Il dono della vita non è da affidare ai mortali ma a Colui che, solo, possiede la Vita. Oggi celebriamo l’Eucaristia pensando ai nostri cari defunti: pur essendoci affidati noi non siamo riusciti a salvarli dalla morte. In Gesù, però, abbiamo la certezza che pur essendoci scappati di mano, non sono finiti nel nulla ma sono entrati nella vita di Dio! Nessuno è perso! Che bella notizia! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Affidiamo alle mani del Signore, Luciana Galeotti vedova Quartani (Piazza Vittorio Veneto, 25).