V Domenica di Pasqua 

Atti 9,26-31; Salmo 21; 1Gv 3, 18-24; Gv 15,1-8

Nel Vangelo di Domenica scorsa Gesù si presentava come il Buon Pastore. Oggi si passa dalla pastorizia all’agricoltura visto che il Maestro di Nazareth si definisce una vite: “Io sono la vite vera”. E noi siamo i tralci.

Tutti abbiamo presente come è fatta la pianta della vite. È una pianta che non cresce particolarmente alta, ha un tronco piccolo e piuttosto rugoso. Dal tronco partono i tralci, che non sono dei rami robusti, ma sono come dei cordini attorcigliati, sottili sottili. Sembrano deboli e fragili e da soli lo sono veramente, ma uniti alla vite sono capaci di dar vita e sostenere enormi grappoli di uva bella e saporita.

Gesù vite spinge la linfa in tutti i nostri tralci e fa circolare forza divina per ogni nostra fibra. “Rimanete in me” ci ripete Gesù. Non vuole perderci. Succhiamo da Lui vita dolcissima e forte. Buona Domenica. Don Luciano.