Martedì fra l’Ottava di Pasqua

Atti 2,36-41  Salmo 32  Giovanni 20,11-18

“Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Nel Vangelo di Giovanni troviamo almeno tre volte una domanda di questo genere sulla bocca di Gesù. La prima volta – per la verità in una formulazione un po’ diversa – nell’incontro con i primi discepoli sulle rive del Giordano: “Che cercate?”. All’inizio del Vangelo ci sta che i discepoli siano alla ricerca di qualcosa che dia loro un senso, non sono ancora maturi per riconoscere che il senso non sta in qualcosa ma in Qualcuno… ma è il punto di partenza della ricerca, anche oggi, per tutti. Poi, troviamo questa domanda al Getsemani quando, all’arrivo delle guardie con spade e bastoni, Gesù chiede loro: “Chi cercate?”. Le guardie cercano semplicemente l’uomo Gesù, un semplice accusato, un uomo qualsiasi. Ci si può fermare a questa dimensione e trattare Gesù come un imputato a cui chiedere un sacco di cose ma con il cuore già annebbiato dal pregiudizio, non c’è possibilità di andare oltre e coglierne tutto lo spessore. E, infine, troviamo questa domanda qui, dopo la risurrezione, nell’incontro con Maria Maddalena: “Chi cerchi?”. Ha tutt’altro spessore questa domanda. Maria Maddalena cerca il Signore, cerca Dio. È questo l’approdo necessario e adeguato della fede: cercare Dio nella persona di Gesù! Allora tutto inizia a schiarirsi, anche la propria identità! Buona Pasqua. Don Luciano.