Lunedì XVI Settimana del Tempo Ordinario

Michea 6,1-4.6-8  Salmo 49  Matteo 12,38-48

Nel Sacramento della Riconciliazione quando i bambini mi confessano di disobbedire al babbo e alla mamma, provocatoriamente chiedo sempre: “Ma da ora in poi non disobbedirai più, vero?”. Mi guardano con occhi straniti e non sanno mai che cosa rispondere: se dicono di sì, sanno di mentire; se dicono no, riconoscono che la confessione non è valida; quindi? Rompo io l’imbarazzo e spiego loro che disobbediranno ancora tante volte, purtroppo! E qualsiasi promessa di cambiamento radicale finirà con un tradimento plateale. Che cosa fare? Niente di particolare; dico loro: ” Se disobbedisci, il giorno dopo, proprio perché pentito, fai qualcosa di bello e di buono senza che i tuoi genitori te lo richiedano… semplicemente per sperimentare che è bello fare cose buone e vedere i tuoi genitori contenti della tua capacità di fare il bene”. Serve a poco chiedere scusa o portare un fiore per addolcire la pillola. Occorrono atti di conversione! Ecco: il profeta Miche spiega questa cosa a Israele: “Con che cosa mi presenterò al Signore? Mi presenterò a lui con olocausti, con vitelli di un anno? Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio”. Credo riusciamo tutti a capire quanto sia vero… Buona giornata. don Luciano.