18 Dicembre

Geremia 23,5-8  Salmo 71  Matteo 1,18-24

Capita di chiedersi perché Dio non si sia rivelato apertamente a tutto il mondo ma a una piccola porzione di popolo in terra palestinese. C’è una logica: Dio vuole l’uomo corresponsabile del suo annuncio. Dio non è un dittatore che impone il suo dominio ma è amore che entra in relazione suscitando una risposta. Così a partire da Abramo è nata un’esperienza di fede che si è approfondita ed è cresciuta nel tempo fino a compiersi nell’evento clou dell’Incarnazione. Fondamentale la storia di Israele per arrivare a comprendere Gesù. Così si comprende che la nostra esperienza di fede non è frutto di un semplice impegno personale ma dono ricevuto da una storia, da una tradizione, da una cultura millenaria, da uomini e donne che prima di noi hanno creduto e hanno consegnato a noi la loro fede. Alla stessa maniera ci dobbiamo impegnare per consegnare alle generazioni che verranno la nostra testimonianza di fede perché in essa trovino luce e verità per il loro cammino. Bellissimo essere parte di una storia più grande di noi! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Accompagniamo con la preghiera il ritorno alla casa del Padre di Giuseppe Verdi (Vicolo Martellucci, 12).