Venerdì VI Settimana del Tempo Ordinario

Sette Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria

Genesi 11,1-9  Salmo 32  Marco 8,34-9,1

“Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole”: bello no? Pensare di parlare tutti nella stessa maniera e potersi capire. Nel capitolo precedente alla Torre di Babele da cui ho tratto questa espressione si parla della tabella dei popoli: significa che i popoli erano diversi ma grazie all’opera di unificazione operata da Dio avevano imparato a stare insieme e a coniugare il linguaggio dell’amore secondo il suo disegno. Qual è il problema che sorge: Si dissero l’un l’altro: “Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra“. Gli uomini credono di poter mantenere questa condizione a prescindere da Dio! Pensano di vantare un loro “nome” all’unità. Non sanno che senza Dio la loro diversità diventa origine di lotte e di divisioni. L’unica maniera per assicurare l’unità senza Dio è l’imposizione con la forza e la violenza di un pensiero comune. Illusione imperdonabile… corsi e ricorsi… Riconosciamo di aver ancora bisogno di Dio! E’ urgente riscoprire il Padre per vivere da fratelli tutti! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Il Signore doni di partecipare alla sua pasqua eterna a Giuliano Calamai (Via don Sturzo, 47).