Mercoledì XV Settimana del Tempo Ordinario

Esodo 3,1-6.9-12  Salmo 102  Matteo 11,25-27

Quando sentiamo di essere inadeguati alla vocazione a cui Dio ci chiama vuol dire che siamo sulla strada giusta. È un paradosso, lo so, però è evidente nella Scrittura come le persone che hanno compiuto alla volontà di Dio non siano mai state entusiaste di primo acchito alla chiamata. Oggi abbiamo la testimonianza di Mosè: “Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?”. Pensate a quanto diversa fu l’autocandidatura di quel tale che chiese a Gesù di seguirlo: si sentì rivolgere un diniego plateale. Mai sentirsi adeguati ai progetti di Dio. Mai vivere dentro la presunzione di essere all’altezza delle missioni divine. Si dice anche nei proverbi “Chi si loda si imbroda”. Difatti Gesù nel Vangelo ha questa bellissima espressione: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. Sì, ai semplici e agli incapaci secondo il mondo, Dio affida la sua causa perché sia davvero sua e non dell’uomo che la propone. Buona giornata. Don Luciano.