Martedì III Settimana di Avvento

Santa Lucia, Vergine e Martire

Sofonia 3,1-2.9-13  Salmo 33  Matteo 21,28-32

“Mio cibo è fare la volontà del Padre“, così Gesù parla ai suoi discepoli rivelando la sua più grande aspirazione, meglio, il sostentamento necessario al vivere. L’alimento che sostentava la giornata del Cristo non era la pastasciutta ma la volontà di Dio. La preoccupazione primaria non era recuperare viveri per la sopravvivenza ma realizzare il progetto di Dio. Anche la Lettera agli Ebrei riferisce “Ecco io vengo, Signore, per fare la tua volontà”: il caposaldo di ogni esistenza ha nella volontà di Dio la sua consistenza. Oggi Gesù pone una domanda quasi retorica ai suoi discepoli: chi tra il figlio che dice sì a Dio a parole ma no nella vita e il figlio che dice no a Dio a parole e sì nella vita, fa la sua volontà. La volontà di Dio sono atti concreti. Questo monito arriva prevalentemente a noi credenti praticanti. Siamo noi gli elementi a rischio: dobbiamo assolutamente mettere insieme preghiera e azione per non illuderci di essere buoni e rischiare di perderci. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Il Signore doni il possesso dei beni eterni ad Adelaida Tambini nei Lucii (Panicaglia) e ad Annibale Ciaccioli (Lasta a Signa).