XI Domenica del Tempo Ordinario (B)

Ezechiele 17,22-24  Salmo 91  2Corinzi 5,6-10  Marco 4,26-34

Gesù ci spiega oggi come funziona il Regno di Dio e lo fa ricorrendo a immagini prese dal mondo agricolo. Il Regno è come un seme, ci dice nella prima delle due parabole, che gettato nella terra germoglia e cresce da solo, quasi senza l’intervento del contadino. Sembra quasi un invito al disimpegno, in realtà il Signore ci mette in guardia dall’ansia della prestazione. A noi cristiani tocca “solo” di seminare, di annunciare il Vangelo, con entusiasmo e speranza. Al resto penserà Dio, che nonostante tutto faccia pensare il contrario, è all’opera nella storia del mondo.

Di seguito c’è la parabola del granellino di senapa, il più piccolo tra tutti i semi. Sorprende l’insistenza di Gesù nel paragonare il Regno di Dio ad un seme, anzi al più piccolo dei semi. Gesù sembra insistere sulla debolezza del Vangelo. Ed in effetti, cosa c’è di più debole del piccolo libro del Vangelo? È solo una parola; può essere disattesa, dimenticata, persino presa in giro. Eppure è un tesoro preziosissimo. È l’unico vero tesoro che i discepoli hanno. Se il Vangelo viene accolto nel cuore e curato con attenzione, sprigiona una incredibile forza di cambiamento. Non solo cambia il cuore di chi lo ascolta, ma estende il suo influsso ben oltre se stessi: “Fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”. Il Vangelo è la forza dei discepoli, è la forza delle comunità cristiane, piccole o grandi che siano. L’unica cosa richiesta a noi discepoli è lasciarsi travolgere dall’energia di questo piccolo seme fremente di vita. Buona Domenica. don Luciano.

P.S. In Pieve Emma Kola riceve il Santo Battesimo mentre ad Olmi Lapo Berti, Francesco Bigazzi, Chiara Cimarelli, Gabriele Detti, Sara Giovannini, Amanda Graziani, Aida Mangani, Teresa Maretti, Sofia Saccomani, Giulio Chini, Antonino De Salvo ricevono il Sacramento della Cresima.