Sabato V Settimana del Tempo Ordinario

Genesi 3,9-24  Salmo 89  Marco 8,1-10

C’è tantissima gente che segue Gesù. Gli apostoli gongolano nel vedere tanto seguito: immaginano già il loro futuro di gloria accanto al Messia. Gesùnon ha alcuna cura della sua fama: a Lui interessano le persone. Ha il suo baricentro fuori da sé, proprio il contrario dei discepoli. Tant’è che la sua preoccupazione è la fame della gente: come fa a sfamarsi quella marea di uomini e donne che lo sta seguendo? Per i discepoli è un non problema: Gesù potrebbe arrangiarsi da solo, fare un bel miracolo dei suoi e mettere a posto tutti. Che cosa fa? Chiama in causa i discepoli e li chiama a giocarsi in prima persona. “Quanti pani avete?“. Gesù mostra che Dio non fa mai da solo. La sua forza è nella comunione, nella comune unione. Dio è forte insieme all’uomo e l’uomo è forte insieme a Dio. Se non collaborano non c’è alcun miracolo nella vita. L’uomo deve mettere tutto quello che ha e Dio mette tutto quello che è: la condivisione è la garanzia della salvezza per tutti. Se ci pensate proprio nella separazione tra Dio e l’uomo stanno i problemi dell’umanità: nell’aspettarsi tutto da Dio come nel pensare che tutto dipende dall’uomo. Don Primo Mazzolarti diceva: “Sei uno zero? Non preoccuparti. Sei due zero? Non preoccuparti. Sei cinque zero? Non preoccuparti. Arriva Dio, mette davanti un uno e fai meraviglie. Solo la comunione salva!“. Buona giornata. don Luciano.