Martedì IV Settimana di Quaresima

Ezechiele, 1-9.12  Salmo 45  Giovanni 5,1-16

“Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina”. Questo versetto mi fa pensare al Battesimo. Mi sembra di leggerci dentro la richiesta dell’uomo che non è ancora stato immerso nella grazia del Vangelo: non è una chiusura o un rifiuto della salvezza ma una incapacità ad accostarla. Gli uomini hanno fame e sete di Dio ma occorre che qualcuno li accompagni alla fonte, sveli dove andare a bere. Nessuno arriva a Gesù da solo: è possibile arrivarci solo attraverso la compagnia di un amico. Ho conosciuto una persona bellissima, una cristiana fin dentro le midolla delle ossa; mi ha colpito molto perché non dice mai di essere cristiana, semplicemente lo esprime con lo stile dell’accoglienza, della benevolenza, della tenerezza, della cura; ogni persona che accosta, soprattutto le più povere, è per lei preziosa e importante, a prescindere dalla razza, dalla fede, dalla pelle; non ha mai secondi fini. Ma, guarda caso, capita non di rado che qualcuno le chieda perché lo faccia e lei cosa fa? Lo invita a partecipare alla Messa. Meravigliosa questa cosa: non sta a dare spiegazioni, semplicemente, accompagna da Colui che è la fonte del suo amore. Fa conoscere l’origine dell’amore. Questo è immergere nella piscina della Grazia! Buona giornata. don Luciano.