Sacratissimo Cuore di Gesù

Osea 11,1.3-4.8c-9  Salmo Isaia 12,2-6  Efesini 3,8-12.14-19  Giovanni 19,31-37

Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione”. Sono le parole che Osea mette sulla bocca di Dio nel parlare del suo amato popolo, Israele. Osea è il profeta che più parla di Dio con il linguaggio dell’amore: Dio è un innamorato persodi Israele, sposa infedele. Israele è pure il suo bambino verso il quale il suo cuore si commuove. Dio è un babbo che vorrebbe essere determinato nel condurre Israele al vero bene ma alla fine si fa prendere dalla tenerezza! È un Dio debole, poco abituato al calcolo, apparentemente arrendevole.

D’altra parte, Israele, per Lui, non è semplicemente una massa di gente da gestire ma un vero e proprio figlio! A volte, ci viene da dire che nell’agire per amore si sbaglia ma al cuore non si comanda! Il cuore è la sede delle gioie più grandi ma anche dei dolori più lancinanti: se ami, prima o poi, dovrai fare i conti con l’egoismo dell’amato! Il cuore di Gesù è il cuore che ama fino a morire, fino alla fine cerca di trarre a sé il traditore ma non ci riesce! E quell’amore non corrisposto è il cuore trafitto! È un fallimento? Agli occhi degli uomini forse sì… ma questo è Dio! Dalla croce, a braccia spalancate, mi grida: “Ti amo”. Sanguina e grida, o forse lo sussurra, per non essere invadente: “Ti amo”. Gesù ha sete di darmi da bere il suo amore e attende, con l’impazienza di chi ama, la mia, la tua, la nostra totale risposta d’amore.

Buona giornata. Don Luciano.

P.S. Una preghiera per Roberta Berini in Guidotti (Ronta) che varca la porta del paradiso.

Oggi pomeriggio in Pieve un gruppo di bambini del Catechismo di IV elementare celebra la Prima Confessione.