Sabato XXIII Settimana del Tempo Ordinario

1Corinzi 10,14-22  Salmo 115  Luca 6,43-49

Si vede che siamo cristiani? Si vede dalle nostre scelte, dalle nostre decisioni, dalle nostre opere? Davvero il Vangelo è cresciuto in noi, portando frutto? La domanda che pone il Signore ci inquieta e ci scuote, giustamente. Perché dobbiamo stare attenti a non ingannarci, a non raccontarci delle favole: se l’albero della nostra fede è sterile, se non porta nessun frutto, nessuna consolazione, nessuna decisione, non serve a nulla. Se la fede resta sempre e solo alla superficie, se non incide nelle cose che facciamo e diciamo, a cosa ci serve? Il criterio stabilito dal Signore, anche se scomodo, è pieno di verità. Costruiamo la casa sulla roccia, davvero! Fatichiamo meno a convertirci che a far finta di esserci convertiti! Ascoltiamo sul serio la Parola del Vangelo perché è l’unica che ci può illuminare, orientare, che può cambiare le nostre scelte, renderle autentiche. Che sia il Vangelo a vibrare dentro di noi! Poi, certo, fatichiamo a vivere in coerenza, fatichiamo a cambiare le nostre scelte, ci costa fatica, e tanta, e l’uomo vecchio che è in noi si ribella e trova mille scuse. Ma se davvero abbiamo capto chi è Gesù, non dobbiamo aver paura a osare e costruire la nostra vita sulla roccia che è Lui. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Accompagniamo nel suo ultimo viaggio terreno Renata Calosi vedova Francolini (Via Primo Maggio, 9).

Giulio Paladini, Gioia Landi e Adele Bianchi, ricevendo il Battesimo, iniziano il loro pellegrinaggio come discepoli di Gesù.

Alessio Baglioni e Adele Luti, col Sacramento del Matrimonio, chiedono che il Signore sia ospite fisso nella loro vita di sposi.