IV Domenica di Quaresima (B)

2Cronache 36,14-16.19-23  Salmo 136  Efesini 2,4-10  Giovanni 3,14-21

“La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce”. Chi opera il male preferisce agire di notte, per almeno due motivi: primo perché sono minori le possibilità di essere scoperti: al buio ci si nasconde meglio che alla luce; secondo perché tutti dormono e si può agire indisturbati. Se vivere vuol dire venire alla luce, morire significa andare nella notte… chi opera il male corre verso il buio della morte!

Mi aveva colpito, qualche tempo fa, la lettura di un articolo che parlava del cambiamento degli stili di vita in questi ultimi decenni. Che cosa diceva? Diceva che la tendenza è quella di prolungare sempre più la vita nella fase notturna e, di conseguenza, a prolungare il sonno nelle prime ore del giorno. In sostanza: si ama più la notte che il giorno…

Non va sottovalutata questa tendenza: esprime una sorta di paura di vivere alla luce del sole. Si preferisce la penombra, forse perché favorevole ad una certa mediocrità. Un po’ come quando non si fanno le pulizie a fondo: si preferisce tenere le tende un po’ tirate così da non dare troppo rilievo alla polvere ancora presente.

Ci serva la Quaresima ad essere uomini e donne che vivono con serenità il giorno. Consapevoli dei propri angoli bui… ma ancor più fiduciosi della vera Luce del mondo, capace di far brillare le tenebre! Buona Domenica. don Luciano.

P.S. Stamani in Pieve la nostra catecumena Nina Parigi fa il secondo scrutinio col Vangelo del cieco nato.