SAN DONATO IN POLCANTO
Della antica chiesa di San Donato, che sorgeva lungo la strada che conduce alla Tassaia, in luogo diverso da quella odierna, si hanno notizie fin dal 1276. Rimasta lesionata dal sisma del 1919 e collocata in un luogo scomodo e soggetto a frane, si decise di costruirne una nuova al centro dell’abitato.
L’attuale chiesa, in stile neogotico, fu costruita dalla ditta Paladini di Borgo San Lorenzo su un progetto di Dino Chini, approvato nel 1933, e consacrata il 26 luglio 1939 dal card. Arcivescovo Elia Dalla Costa.
L’edificio presenta una grande facciata arricchita da un piccolo protiro pensile e, in alto da una cornice di archetti in mattoni. Sulla lunetta in piastrelle di ceramica che sovrasta la porta d’ingresso, si trova un tondo in terracotta naturale raffigurante la Madonna di Boccadirio. Il campanile cuspidato si trova alla destra della facciata e presenta alla base, due statuette raffiguranti i Santi titolari delle chiese della Pila (da tempo scomparsa) (S. Niccolò) e di Polcanto (S. Donato). L’interno è ad un’unica navata absidata coperta da capriate lignee. Le pareti sono decorate con dipinti e ceramiche di autori contemporanei. Sulla sinistra della porta d’ingresso si trova il fonte battesimale, esagonale, in pietra con specchiature di marmo, sormontato da una delicata statuetta del Battista. Interessanti i due confessionali lignei di gusto neogotico, forse anch’essi su disegno di Dino Chini. Sull’altare laterale destro si trova una Madonna col Bambino e Santi, opera di un pittore fiorentino del ‘700. Su quello di sinistra è invece collocato un affresco staccato con la Madonna col Bambino (Madonna del Ponte), dipinto di modesto autore locale della fine del XVI secolo, proviente dall’oratorio della Madonna di Polcanto (anche detto di Santa Maria al Ponte), andato praticamente distrutto durante la Seconda guerra mondiale e in seguito ricostruito.
Nella chiesa di san Donato è stata recentemente spostata la Madonna col Bambino, copia della maiolica parzialmente dipinta e invetriata, rimossa dall’oratorio dell’Annunziata della vicina pieve di Santa Felicita a Faltona e che, sua volta, sostituiva l’originale cinquecentesco della bottega dei Buglioni, trasportato fin dallo scorcio del secolo XIX, al Museo Nazionale del Bargello.
* Il testo è stato redatto sulla base di: A. Pini, in Chiese, cappelle, oratori di Borgo San Lorenzo e del suo territorio, Empoli, 2016, pp. 185-186