Domenica 14 Maggio

Pieve:   alla Santa Messa delle 8.00 ricordiamo Graziano Melara (Sacrestano del Santuario del SS. Crocifisso), Giuliano Betti (Via Amendola, 12), Mario Ruggia (La Gracchia, 17), Anna Maria Cecchet vedova Masini (Viale Kennedy, 23/3), Giuseppe Lazzeroni (RSA San Giuseppe Ronta già Le Salaiole).

Le Caselle: ritiro per i giovani animatori dei prossimi Campi Scuola.

Pieve: alla Santa Messa delle 10 si presentano alla Comunità i bambini e le bambine che hanno ricevuto la Prima Comunione il Sabato e la Domenica precedenti.

Pieve: i bambini di III Primaria del Catechismo partecipano alla Santa Messa.

Pieve: ore 16.00 Santa Messa con Prima Comunione per Giorgia Elena Bimonte, Sara Boni, Matteo Bravi, Sofia Giunti, Morena Mannino, Lorenzo Mannozzi, Daniele e Ginevra Martucci, Francesco Materassi, Giulia Perisotti, Cosimo Quartani, Alessandro Rontini, Margot Sparaco, Edoardo Timori, Alyssa Tizzanelli e Matilde Vinci.

San Cresci: ore 16.00 Cosimo Farina riceve il Battesimo.

Lunedì 15 Maggio

Battiloro c/o Famiglia Bartolini: ore 21.00 Santo Rosario.

Martedì 16 Maggio

Centro Giovanile: Ore 18.30 Incontro di spiritualità francescana: “Sorella povertà” (Dalle Ammonizioni FF 163).

Mercoledì 17 Maggio

Giardini di Viale IV Novembre: ore 21.00 Santo Rosario.

Giovedì 18 Maggio

Pieve di San Cresci: ore 21.00 Santo Rosario.

Venerdì 12 Maggio

Figliano:     dalle 10.00 alle 18.00 ritiro per i bambini che riceveranno la Prima Comunione Sabato e Domenica prossimi.

Sabato 20 Maggio

Figliano: ritiro per i ragazzi che riceveranno la Cresima il 2 Giugno.

Pieve: ore 16.00 Santa Messa con Prima Comunione per Carlotta Conti, Ginevra D’Addio, Arianna Diaz, Gloria Dreoni, Melissa Gabbrielli, Samuele Geraci, Vittoria Mari, Ginevra Rogai, Giulia Troiano e Giorgia Vivoli.

Domenica 21 Maggio

Pieve: alla Santa Messa delle 10 si presentano alla Comunità i bambini e le bambine che hanno ricevuto la Prima Comunione il Sabato e la Domenica precedenti.

Centro Giovanile: Insieme Party…amo: Domenica in compagnia dove l’amicizia, i sorrisi e la gioia di stare insieme non mancheranno.

Programma: ore 10,30 Santa Messa al Santuario; dopo, tombola con tanti premi. 13.00 Pranziamo insieme e poi pomeriggio con canti e musica dal vivo. Per info e iscrizioni chiamare Romano: 338 1776472.

Figliano: pomeriggio incontro per i bambini di III Primaria del Catechismo e Santa Messa alle 18.00.

Pieve: ore 16.00 Santa Messa con Prima Comunione per Sara Capecchi, Angelica Carrera, Carlos Carrera, Alessia Cavini (che riceve il Battesimo), Nikolas De Ninno, Alessandro Devoti, Aida Felitti, Giorgia Lombardi, Giancarlo Malavolti, Lavinia Starnini, Costanza Townsend, Alex Miko Ylade

Martedì 30 Maggio al Cinema Don Bosco:

Proiezione del film “Don Milani” di Sergio Castellitto in occasione dei 100 anni della nascita del priore di Barbiana.

Programma: 19.00 Proiezione della prima parte;

20.30 Cena offerta del Centro Giovanile;

21.30 Proiezione della seconda parte.

CAMPI SCUOLA

Terza Primaria:     Figliano dal 12 al 14 Giugno.

Quarta Primaria:   Figliano dal 15 al 18 Giugno.

Quinta Primaria:   Figliano dal 19 al 24 Giugno.

Prima Media:        Cavallico dal 10 al 15 Luglio.

Seconda Media:    Cavallico dal 26 Giugno al 1 Luglio.

Terza Media:        Cavallico dal 3 all’8 Luglio.

N.B. Le iscrizioni saranno a Maggio e la data e le modalità verranno comunicate alle famiglie dai Catechisti.

GRIM ESTIVO: Dal 10 al 14 e dal 17 al 21 Luglio.

Catechesi del Papa sul Discernimento: 4. Gli elementi del discernimento. Conoscere sé stessi

Continuiamo a trattare il tema del discernimento. La volta scorsa abbiamo considerato come suo elemento indispensabile quello della preghiera, intesa come familiarità e confidenza con Dio. Preghiera, non come i pappagalli, ma come familiarità e confidenza con Dio; preghiera dei figli al Padre; preghiera con il cuore aperto. Questo lo abbiamo visto nell’ultima Catechesi. Oggi vorrei, in maniera quasi complementare, sottolineare che un buon discernimento richiede anche la conoscenza di sé stessi. Conoscere sé stesso. E questo non è facile. Il discernimento infatti coinvolge le nostre facoltà umane: la memoria, l’intelletto, la volontà, gli affetti. Spesso non sappiamo discernere perché non ci conosciamo abbastanza, e così non sappiamo che cosa veramente vogliamo. Avete sentito tante volte: “Ma quella persona, perché non sistema la sua vita? Mai ha saputo quello che vuole …”. Senza arrivare a quell’estremo, ma anche a noi succede che non sappiamo bene cosa vogliamo, non ci conosciamo bene. Alla base di dubbi spirituali e crisi vocazionali si trova non di rado un dialogo insufficiente tra la vita religiosa e la nostra dimensione umana, cognitiva e affettiva. Un autore di spiritualità notava come molte difficoltà sul tema del discernimento rimandano a problemi di altro genere, che vanno riconosciuti ed esplorati. Così scrive questo autore: «Sono giunto alla convinzione che l’ostacolo più grande al vero discernimento (e ad una vera crescita nella preghiera) non è la natura intangibile di Dio, ma il fatto che non conosciamo sufficientemente noi stessi, e non vogliamo nemmeno conoscerci per come siamo veramente. Quasi tutti noi ci nascondiamo dietro a una maschera, non solo di fronte agli altri, ma anche quando ci guardiamo allo specchio» (Th. Green, Il grano e la zizzania, Roma, 1992, 25). Tutti abbiamo la tentazione di essere mascherati anche davanti a noi stessi.

La dimenticanza della presenza di Dio nella nostra vita va di pari passo con l’ignoranza su noi stessi – ignorare Dio e ignorare noi -, ignoranza sulle caratteristiche della nostra personalità e sui nostri desideri più profondi. Conoscere sé stessi non è difficile, ma è faticoso: implica un paziente lavoro di scavo interiore. Richiede la capacità di fermarsi, di “disattivare il pilota automatico”, per acquistare consapevolezza sul nostro modo di fare, sui sentimenti che ci abitano, sui pensieri ricorrenti che ci condizionano, e spesso a nostra insaputa. Richiede anche di distinguere tra le emozioni e le facoltà spirituali. “Sento” non è lo stesso di “sono convinto”; “mi sento di” non è lo stesso di “voglio”. Così si arriva a riconoscere che lo sguardo che abbiamo su noi stessi e sulla realtà è talvolta un po’ distorto. Accorgersi di questo è una grazia! Infatti, molte volte può accadere che convinzioni errate sulla realtà, basate sulle esperienze del passato, ci influenzano fortemente, limitando la nostra libertà di giocarci per ciò che davvero conta nella nostra vita.

Vivendo nell’era dell’informatica, sappiamo quanto sia importante conoscere le password per poter entrare nei programmi dove si trovano le informazioni più personali e preziose. Ma anche la vita spirituale ha le sue “password”: ci sono parole che toccano il cuore perché rimandano a ciò per cui siamo più sensibili. Il tentatore, cioè il diavolo, conosce bene queste parole-chiave, ed è importante che le conosciamo anche noi, per non trovarci là dove non vorremmo. La tentazione non suggerisce necessariamente cose cattive, ma spesso cose disordinate, presentate con una importanza eccessiva. In questo modo ci ipnotizza con l’attrattiva che queste cose suscitano in noi, cose belle ma illusorie, che non possono mantenere quanto promettono, e così ci lasciano alla fine con un senso di vuoto e di tristezza. Quel senso di vuoto e tristezza è un segnale che abbiamo preso una strada che non era giusta, che ci ha disorientato. Possono essere, per esempio, il titolo di studio, la carriera, le relazioni, tutte cose in sé lodevoli, ma verso le quali, se non siamo liberi, rischiamo di nutrire aspettative irreali, come ad esempio la conferma del nostro valore. Tu, per esempio, quando pensi a uno studio che stai facendo, tu lo pensi soltanto per promuovere te stesso, per il tuo interesse, o anche per servire la comunità? Lì, si può vedere qual è l’intenzionalità di ognuno di noi. Da questo fraintendimento derivano spesso le sofferenze più grandi, perché nessuna di quelle cose può essere la garanzia della nostra dignità. Per questo, cari fratelli e sorelle, è importante conoscersi, conoscere le password del nostro cuore, ciò a cui siamo più sensibili, per proteggerci da chi si presenta con parole suadenti per manipolarci, ma anche per riconoscere ciò che è davvero importante per noi, distinguendolo dalle mode del momento o da slogan appariscenti e superficiali. Tante volte quello che si dice in un programma in televisione, in qualche pubblicità che si fa, ci tocca il cuore e ci fa andare da quella parte senza libertà. State attenti a quello: sono libero o mi lascio andare ai sentimenti del momento, o alle provocazioni del momento?

Un aiuto in questo è l’esame di coscienza, ma non parlo dell’esame di coscienza che tutti facciamo quando andiamo alla confessione, no. Questo è: “Ma ho peccato di questo, quello …”. No. Esame di coscienza generale della giornata: cosa è successo nel mio cuore in questa giornata? “Sono accadute tante cose …”. Quali? Perché? Quali tracce hanno lasciato nel cuore? Fare l’esame di coscienza, cioè la buona abitudine a rileggere con calma quello che capita nella nostra giornata, imparando a notare nelle valutazioni e nelle scelte ciò a cui diamo più importanza, cosa cerchiamo e perché, e cosa alla fine abbiamo trovato. Soprattutto imparando a riconoscere che cosa sazia il mio cuore. Perché solo il Signore può darci la conferma di quanto valiamo. Ce lo dice ogni giorno dalla croce: è morto per noi, per mostrarci quanto siamo preziosi ai suoi occhi. Non c’è ostacolo o fallimento che possano impedire il suo tenero abbraccio. L’esame di coscienza aiuta tanto, perché così vediamo che il nostro cuore non è una strada dove passa di tutto e noi non sappiamo. No. Vedere: cosa è passato oggi? Cosa è successo? Cosa mi ha fatto reagire? Cosa mi ha fatto triste? Cosa mi ha fatto gioioso? Cosa è stato brutto e se ho fatto del male agli altri. Si tratta di vedere il percorso dei sentimenti, delle attrazioni nel mio cuore durante la giornata. Non dimenticatevi! L’altro giorno abbiamo parlato della preghiera; oggi parliamo della conoscenza di sé stessi. La preghiera e la conoscenza di sé stessi consentono di crescere nella libertà. Questo, è per crescere nella libertà! Sono elementi basilari dell’esistenza cristiana, elementi preziosi per trovare il proprio posto nella vita.