Natività della Beata Vergine Maria

Michea 5,1-4a  Salmo 12  Matteo 1,1-16.18-23

Sono affezionato alla festa di oggi, la Natività di Maria. Fin da piccolo sono stato abituato a guardare a Maria bambina come un grande dono di Dio. Ciò che oggi ancora mi fa pensare è come Dio abbia escogitato una maniera così dismessa e discreta per regalare al mondo la donna che con la sua docilità ha rivestito di carne il Figlio di Dio. Anche la raffigurazione stessa di Maria Bambina, non sembra un vero e proprio “pacco regalo”? Allora c’è da scartarlo per conoscere davvero ciò che nasconde. C’è da avere la pazienza degli anni per riconoscere in lei l’opera meravigliosa di Dio. Intanto, è una semplice ed indifesa bambina, bisognosa di tutto. Bisognosa di tanta umanità, per poterla trasmettere in tutta la sua pienezza al Figlio di Dio. Maria bambina, quindi, come lo splendore massimo dell’umano regalato a Dio. L’ha scritto mirabilmente Dante, nel XXXIII canto del Paradiso, nella famosissima preghiera posta sulle labbra di San Bernardo: “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura”. Spettacolo! Buona giornata. don Luciano.