XXXII Domenica del Tempo Ordinario (C)
2Maccabei 7,1-2.9-14 Salmo 16 2Tessalonicesi 2,16 – 3,5 Luca 20, 27-38
Il mistero della morte non smette di interrogare. La maggior parte degli uomini cercano di evadere la domanda nascondendo sotto il tappeto il problema. Il resto delle persone cerca risposte in ogni dove e prende per buone quelle che più lo aggradano e gli sembrano più logiche. Il fatto è che della morte facciamo esperienza ma della vita oltre no! Tutto ciò che ci viene da dire è suscettibile di dubbio e perplessità. La tentazione è quella di abdicare a rispondere al problema e occuparsi del vivere in salute il più lungo tempo possibile. La vita che interessa davvero sembra essere solo quella prima della morte… dopo c’è solo il baratro del nulla! Gesù ha qualcosa da dirci al riguardo: “Dio è il Dio dei vivi e non dei morti”. Se noi viviamo è semplicemente perché godiamo della vita di Dio. Non c’è vita senza il respiro di Dio. La vita che viviamo nella carne è dono di Dio, è il suo respiro. Possibile che la morte possa inghiottirsi la vita che Dio ci ha donato? La morte non ha potere sulla vita perché è nelle mani di Dio! Lui garantisce per noi! Gesù non si preoccupa di dirci come sarà la risurrezione, ma ci garantisce che ci sarà. Siamo come i bambini che devono ancora nascere e così come a loro non possiamo spiegare la vita, noi, non possiamo capire la vita che non finisce, quella senza scadenza. Il vero problema, sembra dire Gesù, non è quello di porsi domande sul come della risurrezione e della vita futura, ma piuttosto, chiedersi per chi o per cosa vivo il mio qui e ora. Buona Domenica. don Luciano.
P.S. Oggi pomeriggio in Pieve, Anna Fatone riceve il Santo Battesimo.