Lunedì II Settimana di Avvento

San Nicola, Vescovo

Isaia 35,1-10  Salmo 84  Luca 5,17-26

Il miracolo del paralitico narrato nel Vangelo di Luca è uno di quelli che mi piace di più: ci sono dei particolari davvero originali. Anzitutto il fatto dei portantini: il paralitico essendo incapacitato ad andare da Gesù è necessario sia condotto da Lui da qualcuno che ne ha compassione. Emerge la mediazione ecclesiale: la Chiesa ha il compito di portare a Gesù chi non è in grado di camminare nella vita. Non è detto che il paralitico abbia chiesto di essere portato da Gesù; sono quattro persone che si assumono l’onere della scelta. E, difatti, è proprio la loro carità, la condizione che rende possibile il miracolo: Vedendo la loro fede, disse: “Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati”. Mi piace l’idea che con la mia fede possa guarire qualcuno; penso a tante mamme e tanti babbi che vedono i loro figli persi: la speranza di poter salvare i propri figli con la fede non è cosa da poco!

Un secondo elemento che mi colpisce sempre è che la guarigione non è anzitutto fisica ma spirituale. Il vero immobilismo, quello che svilisce la dignità dell’uomo, riguarda la propria vita di figli di Dio, la relazione con il Padre: se non si cammina con Dio e verso Dio, si giace già nella morte, la paralisi irreversibile. Buona giornata. don Luciano.