Giovedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario

Neemia 8,1-4a.5-6.7b-12  Salmo 18  Luca 10,1-12

“Non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada”. Alcune espressioni del Vangelo lasciano basiti! In questo caso, sembra che Gesù inviti alla scortesia e all’indifferenza: salutare – ci hanno insegnato le nostre mamme – è il minimo sindacale della buona educazione! Ma è proprio questo quello che Gesù intendeva insegnare? Gli esegeti spiegano che questa espressione deriva dall’esigenza di Gesù di esprimere plasticamente l’urgenza della missione: occorre non perdere tempo in inutili convenevoli. Il Vangelo esige di essere annunciato a tutti il prima possibile. La cura ad una malattia mortale va approntata con sollecitudine per evitare che si complichi il quadro clinico e sia tutto irrecuperabile. Un bravo babbo se vede il figlio piccolo che attraversa la strada mentre sta arrivando una macchina non sta a spiegare al bambino il regolamento stradale ma prende di peso il bambino e lo porta in salvo. Forse non abbiamo chiara coscienza di quanto sia povera e malata una vita senza il Vangelo. Quante persone vivono di surrogati alla gioia! Forse anche noi. Non possiamo rinviare ad oltranza il momento in cui prendiamo sul serio le provocazioni del Vangelo. Proviamo a pensare quanto tempo perdiamo nei nostri dialoghi parlando del meteo, del più e del meno… urge evangelizzare! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Preghiamo per Lorenzo Bruschi (Viale della Repubblica, 12) giunto in breve al termine dell’esistenza terrena perché in paradiso possa godere di una giovinezza perenne.