XIII Domenica del Tempo Ordinario
Sapienza 1,13-15; 2,23-24 Salmo 29 2Corinzi 8,7-9.13-15 Marco 5,21-43
Il racconto evangelico di oggi intreccia due miracoli: Gesù guarisce una donna che soffre di emorragia e, poi, ridà la vita alla figlia dodicenne di Giairo. Questi due episodi ci permettono di toccare due esperienze della vita nostra e delle nostre famiglie: la malattia e il lutto. Ma prima c’è una certezza: Lui, il Signore, è sempre con noi. Dove conta questo avverbio sempre. In questo brano, e in tutto il Vangelo, la vita di Gesù racconta che Dio è un Dio con noi ed è un Dio per noi. Ma quello che manca tante volte nella nostra esperienza di cristiani è accettare questo sempre. Sempre vuol dire che nella gioia e nel dolore Dio è vicino a noi, è vicino a tutti. Questa è la scommessa di una vita cristiana matura: saper trovare Dio nella gioia – e qualche volta dimentichiamo che c’è Dio nella gioia – e saper trovare Dio nel dolore perché non ci abbandona. Davide Maria Turoldo, questo poeta e profeta, ha descritto bene il volto cristiano di Dio in questi versi, cioè questo Dio per noi, sempre: “Tu non sei un Dio del male. Tu non ami la morte. Tu sei venuto fra noi per mettere in fuga la morte; per snidare e uccidere la morte. Anche a te la morte fa male per questo sei amico di ognuno segnato dal male e ogni male tu vuoi condividere”. Che potenza in questi versi. Questo è il volto cristiano di Dio. Questa è la certezza da coltivare: Dio è con noi e sarà con noi sempre. Tocca a noi accoglierlo. Come quando c’è il sole, se lasci chiusa la tua finestra, il sole non entra. Ma se tu apri la finestra, il sole entra e cambia la tua casa. Tocca a ciascuno di noi aprire sempre, anche nel dolore, nella malattia, nella morte nostra e dei nostri cari, la finestra della nostra libertà e del nostro cuore per riconoscere la presenza di Gesù che ci ripete: “Non temere, solo abbi fede. Io ci sono”.
Buona Domenica.
P.S. Un requiem per Mario Berti (Viale della Resistenza, 36) e Guido Mari (Via dei Macelli, 18) le cui esequie sono celebrate nei paesi d’origine, rispettivamente Grezzano e Mercatino Conca.