Mercoledì II Settimana di Quaresima

Geremia 18,18-20  Salmo 30  Matteo 20,17-28

“Si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa”. Cosa non farebbe una madre per i suoi figli… tiene più a loro che a se stessa. È un istinto a dare la vita che non si esaurisce al momento del parto ma che accompagna tutta la vita: una mamma rimane tale per sempre! È una cosa bellissima: potremmo dire che è il primo Vangelo che ci è annunciato: c’è qualcuno che è pronto a dare la sua vita per noi e, quindi, farci comprendere il valore immenso che abbiamo. Poi, è vero, però, che l’amore di mamma è attraversato da una vena di egoismo: per i propri figli si è disposti a scavalcare chiunque. Ho avuto modo di conoscere mamme capaci di chiedere cose esagerate, quasi imbarazzanti… per se stesse non avrebbero mai osato tanto. È così: è un amore viscerale, che supera la propria consapevolezza. Io credo che sia un amore che racconta meravigliosamente l’amore di Dio Padre ma, con le dovute proporzioni… Qual è la differenza sostanziale? È che Dio Padre ama tutti gli uomini, le mamma i propri figli… la conversione chiede di spalancare il cuore per arrivare sempre più vicini alla misura del Padre. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Un requiem per Anna Venturi vedova Giovannini (Piazzale Curtatone e Montanara, 31).