Giovedì VIII Settimana del Tempo Ordinario

Siracide 42,15-26  Salmo 32  Marco 10,46-52

Agli uomini manca la contemplazione. Si vive troppo sempre stressati, di corsa, con la fretta che insegue ogni gesto. Mai un po’ di quiete; al limite svago, ma non sereno e pacifico sguardo sulla realtà! Inevitabilmente tutto si svuota, diventa superficiale. Non c’è più niente che conta di più o conta di meno: l’unico metro di valutazione è la corrispondenza delle cose al proprio bisogno personale. Solo la contemplazione permette una considerazione profonda della realtà e una valorizzazione della sua bellezza. Il Libro del Siracide oggi ci ricorda: “Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare”.

Chi ha la pazienza di guardare la realtà attorno a sé innanzitutto scopre che tutto è amabile. E poi la percezione della bellezza che mai finisce di stupire! Mi fa sorridere la corsa dell’uomo nella definizione di tutto quasi fosse capace di contenere la realtà e circoscriverla dentro le proprie misure. Proviamo a stare di più in silenzio a contemplare le opere di Dio. Ridurremo drasticamente i contrasti e le contrapposizioni. Buona giornata. Don Luciano.