Martedì IV Settimana di Pasqua 

At 11,19-26; Salmo; 86 Gv 10,22-30

“Gente di Cipro o di Cirene, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore”. “Gente”, non dice preti! Gente comune, cristiani laici, diremmo oggi, annunciano che Gesù è il Signore. E un gran numero credette. Ma non è meraviglioso? A me sembra semplicemente stupefacente.

Mi chiedo che cosa avessero di così convincente per ottenere un consenso così allargato. È fuori di dubbio che questa gente viveva in uno stile di vita effettivamente alternativo al mondo. E in più la disponibilità ad ascoltare e a ragionare su Dio era così grande. Resta comunque la certezza che il fascino di Gesù è irresistibile quando lo si incontra sul serio.

Miei cari: vedo pochi cristiani che dicono e raccontano con entusiasmo il loro incontro con Gesù. Perché? Perché perdiamo un mare di tempo a discutere di tutto e di più e non accenniamo a un discorso su Gesù, quasi fosse vergognoso pronunciarne il nome. San Francesco d’Assisi quando diceva il nome di Gesù passava sempre la lingua sulle labbra quasi ad assaporarne tutta la dolcezza. Che differenza! Buona giornata. Don Luciano.  

PS. Una preghiera per Gian Carlo Margheri (Viale IV Novembre, 53) e Fornera Guarnieri vedova Vallini (Via I Maggio, 9) che hanno raggiunto il riposo eterno.