Lunedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario

Giobbe 1,6-22  Salmo 16  Luca 9,46-50

“I figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro”. Sempre di mezzo il maligno, a mettere i pali tra le ruote. Satana vuol dire “accusatore”; il maligno altro non vuole che interferire nel rapporto tra i figli e il Padre. Come con Adamo ed Eva, sereni e pacifici nell’Eden, mise zizzania e pervertì il cuore dell’uomo che iniziò a sospettare di Dio, così con Giobbe cerca di mettere la pulce nell’orecchio a Dio nei suoi riguardi. Ma Dio non ci casca! Permette al maligno di muoversi contro le ricchezze di Giobbe ma non mette minimamente in dubbio la sua lealtà. L’uomo casca nelle malie del tentatore, Dio no! Occorre vigilare attentamente ogni qualvolta ci sorgono pensieri che mettono in cattiva luce il Signore: certamente c’è di mezzo il maligno che vuole distoglierci dalla comunione con Dio. Satana parte sempre  dal pensiero. L’origine della tentazione è nel raggiro astuto dei pensieri: a partire da occasioni normalissime crea castelli al punto che noi ci confondiamo e non sappiamo più di chi fidarci. Il maligno sta facendo di tutto e di più per dividerci fra di noi e per mettere in cattiva luce Dio! Non permettiamoglielo! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Un requiem per Giovanni Cantini (via Giotto Ulivi, 23) e Rodolfo Saturni (Via Gobetti, 6).