Martedì Santo

Isaia 49,1-6  Salmo 70n  Giovanni 13,21-33.36-38

“Intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta”. Questo versetto del Vangelo ha oggettivamente un non so che di tragico: è la descrizione del momento specifico che segna il drammatico destino umano del Figlio di Dio. Sembra che Gesù, in questo gesto, semplicemente segnali ai discepoli il responsabile del tradimento; in realtà, a mio parere, c’è un di più. Quel boccone è l’ennesimo tentativo di Gesù di stare dentro il cuore di Giuda e accompagnarlo nella sua tremenda solitudine nella quale il maligno presto lo inabissa. Gesù non sospende la comunione con nessuno, anche con chi lo uccide. E’ l’amore ad oltranza! È l’amore che non molla e che spera fino alla fine di evitare l’inferno a chi, tentato, sceglie la strada sbagliata e si condanna alla morte. In ogni Santa Messa che celebriamo Gesù intinge il boccone nel piatto e ce lo offre: chissà che anche noi siamo nelle condizioni di Giuda; chissà quante volte quella presenza silenziosa ma efficace di Gesù in noi ci ha evitato sentieri di morte e ci ha mantenuto nel sentiero della vita. Siamo tutti dei salvati! Siamo tutti dei potenziali Giuda bisognosi di essere inabitati dal Signore. Chiediamogli di restare con noi: troppo facile perdersi! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Preghiamo per Lisiana Labardi in Pieri (Via Sacco e Vanzetti, 15), donna della Parola e di parola, che oggi varca la soglia della vita piena.