XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (C) 2022

Amos 6,1a.4-7  Salmo 145  1Timoteo 6,11-16  Luca 16,19-31

Nella parabola odierna il ricco non opprime Lazzaro, non fa del male a Lazzaro. Semplicemente non lo vede. Il ricco è così preoccupato per sé, è così accecato, immerso nella sua vita bella, che non vede Lazzaro. Lo vedono i cani! I cani lo vedono. Sta scritto: “Erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe”, ma il ricco non lo vede. Così vicino, così dimenticato. Così vicino, così ignorato. Come diceva il grande parroco don Primo Mazzolari: “Vedere i poveri non è questione di vista, è questione di cuore”. Il ricco è indifferente – questa è la parola importante – perché era interessato soltanto a quello che riguardava la sua vita, era preoccupato per sé. E come papa Francesco continuamente dice: “Attenzione all’indifferenza!”. L’indifferenza è un muro invisibile che si erige tra noi e le altre persone per cui è come se le altre persone non esistessero. Uno dice: “Penso a me. Penso ai fatti miei. Gli altri si arrangino!”. Questa è la logica del Vangelo appena letto. Questo ricco non vede Lazzaro, non riesce a vederlo. E’ tutto dentro, immerso e sommerso dalla sua vita bella. Fatti di ieri, fatti di oggi. Anche oggi capita la stessa cosa. C’è gente che è indifferente, che non vuole avere a che fare con gli altri, non li vede, erige questo muro. Quanti invisibili nelle nostre città, nei nostri paesi! Attenzione agli invisibili, vi si rifugia il biglietto d’accesso all’eternità! Buona Domenica. don Luciano.

P.S. A Sagginale, Nicholas Collini Baldi riceve il Santo Battesimo.