Conversione di San Paolo Apostolo
Atti 22,3-16 Salmo 116 Marco 16,15-18
Di San Paolo si celebrano la conversione e il martiro. Di nessun altro si fa lo stesso. Ci sta: nessuno come lui è riuscito a dare una testimonianza così integrale a Gesù, con la parola e con la vita. Qualcuno parla di lui come “il primo dopo l’Unico”, che è Gesù. Oggi guardiamo alla sua conversione: per Paolo è stato un vero e proprio ribaltamento della vita. Da persecutore a promotore della fede in Gesù. È bello vedere che un tale passaggio non è avvenuto per una intuizione o per un passaggio volontario ma per un atto esplicito della Grazia di Dio: San Paolo è sconvolto interiormente da un incontro personale con il Crocifisso, perde la vista – abbandona un certo modo di vedere – e la riacquista nuovamente: tutto prende un altro colore e un’altra prospettiva. Bene: per Paolo è avvenuta così la conversione, in uno strappo radicale con un prima totalmente ostile ad un dopo in totale obbedienza. Ma la conversione non è sempre e solo così: a volte – e forse il più delle volte – la conversione è più un passaggio da una fede tiepida e qualunquista ad una fede fervida ed entusiasta. Basta guardare Pietro: anche per lui si può parlare di conversione. Il momento del rinnegamento: da lì Pietro è un altra persona. Riconosciamoci tutti dentro un cammino di conversione! Buona giornata. don Luciano.
P.S. Affidiamo alla misericordia di Dio, Giancarlo Pasi (Scarperia) e Giuseppe Vinci (Viale Kennedy, 13).