Domenica delle Palme

Isaia 50,4-7  Salmo 21  Filippesi 2,6-11  Marco 14,1 – 15,47

E’ una bella consuetudine partecipare alla Messa la Domenica delle Palme, non soltanto perché è una bella tradizione benedire i rami di ulivo; anche per questo, certo. Ma anche e soprattutto perché oggi riascoltiamo, ancora una volta e per intero, il racconto della Passione di Gesù. Che cosa vuol dire riascoltare il racconto della Passione di Gesù? Vuol dire riascoltare la passione, la crocifissione, la morte di Gesù per noi, di Dio in Gesù per la nostra vita. È la passione di Dio! È la crocifissione di Dio! È la morte di Dio per noi! Anzi: per me, per te, per ciascuno! Come dovremmo rimanere toccati profondamente da questo! Come dovremmo rimanere commossi ed emozionati per questo! Ci commuove tanto il racconto di un uomo o di una donna che abbiano sofferto. Come può non commuoverci ancora più profondamente la memoria di Dio stesso che ha sofferto ed è morto per noi, per me, per ciascuno? Noi, purtroppo, abbiamo fatto l’abitudine a questo mistero di amore; per noi è diventata consuetudine ascoltare queste parole del Vangelo sulla passione di Dio, la crocifissione di Dio, la morte di Dio.

Oggi è il giorno nel quale siamo invitati a scuoterci da questo terribile torpore, a motivo del quale il cuore non sussulta più ascoltando queste parole. Dovrebbe, invece, sussultare, ma sussultare di commozione, sussultare di emozione, sussultare di amore, sussultare di gratitudine, sussultare di gioia; perché Gesù, il Figlio di Dio ha patito, è stato crocifisso, è morto per noi, per me, per te, per la nostra salvezza, perché io, perché tu potessi avere la vita. Chiediamo una grazia: che la giornata di oggi possa portarci a vivere questo sussulto. Buona Domenica. don Luciano.