Lunedì XVI Settimana del Tempo Ordinario

Esodo 14,5-18  Salmo Esodo 15,1-6  Matteo 12,38-42

Interessante l’immagine di Israele che fugge dall’Egitto verso il deserto e i carri del Faraone che inseguono: mi sembra sia descritta plasticamente la dura lotta tra il male e il bene, la lotta della libertà. Il popolo d’Israele forse si illudeva, una volta lasciata la schiavitù, di vivere sereno e tranquillo; in realtà, la conquista della libertà è una costante fuga dagli attacchi del male. Non solo: Israele è a piedi mentre il Faraone insegue con carri e cavalli. Non pare possibile vincere; soccombere è un destino segnato. Eppure c’è una modalità che permette ancora di sperare in una vittoria: ricordarsi del Signore! Gridare a Lui! Chiedere la sua forza! Solo Lui può aprire strade nuove nel deserto! Nel cammino della libertà l’uomo non può fare a meno di Dio: quando si arroga la pretesa di farcela da solo, è la volta buona che cade nuovamente nella schiavitù. Una metafora chiarissima. Sono certo possa servire a tutti noi per non soccombere. Buona giornata. don Luciano.