Sabato I Settimana di Quaresima

Deuteronomio 26, 16-19  Salmo 118  Matteo 5,43-48

“Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?”. Non c’è niente da fare: per istinto noi amiamo chi ci ama e odiamo chi ci odia. Pan per focaccia. Quando due si sposano e hanno una certa affinità tutto fila via liscio come l’olio; non appena uno diventa un poco indigesto, si fa in fretta a buttare tutto all’aria: “Non mi merita”, si pensa e si dice. Ma è proprio qui che si svela la nuova nascita battesimale: quando si fa spazio nel nostro cuore il desiderio e la volontà di amare quando non ci è naturale e spontaneo. Il Sacramento del Matrimonio è proprio questa cosa: è il dono di amare una persona nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, per tutti i giorni della vita, a prescindere da tutto e da tutti! Sembra una cosa impossibile ma non c’è gioia più grande quando, di fronte al proprio cuore gretto, si oppone resistenza e ci sia apre ad una vita divina nella carne. Sì, è proprio questo: quando si riesce ad amare l’inamabile si diventa come Dio! Gesù ha compiuto questo miracolo: far sì che l’uomo possa ambire ad essere come Dio potendolo davvero diventare… l’amore ai nemici! Buona giornata. don Luciano.