Sabato II Settimana del Tempo Ordinario
1Samuele 1,1-4.11-12.17.19.23-27 Salmo 79 Marco 3,20-21
“Nel corso della battaglia, molti del popolo sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Giònata sono morti”. È la cattiva notizia che giunge agli orecchi di Davide da parte di un messaggero al termine della battaglia tra gli Israeliti e gli Amaleciti. Normale, si potrebbe affermare, che in una battaglia ci siano dei caduti ma qui ci sono il re Saul e suo figlio Gionata! Quando ancora non si diceva “armiamoci e partite”, ma il re dava l’esempio e si metteva in prima file a combattere a fianco dei suoi soldati. Di questa solidarietà spicciola e reale c’è bisogno nel nostro tempo… pensiamo sempre che altri debbano fare… altri debbano impegnarsi… altri ci debbano venire incontro… Saul e Gionata, esempi di uomini capaci di sporcarsi le mani… noi? Ascoltiamo don Primo Mazzolari:
“Ci impegniamo noi, e non gli altri;
unicamente noi, e non gli altri;
né chi sta in alto, né chi sta in basso;
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo,
senza pretendere che gli altri si impegnino,
con noi o per conto loro,
con noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perché non s’impegna.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi mutiamo,
si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.
La primavera incomincia con il primo fiore,
la notte con la prima stella,
il fiume con la prima goccia d’acqua
l’amore col primo pegno.
Ci impegniamo
perché noi crediamo nell’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta
a impegnarci perpetuamente”.
Buona giornata. don Luciano.
P.S. Affidiamo alla misericordia di Dio, Roberto Berti (RSA Beato Angelico) e Genoveffa Gina Donato (Via Lorini, 3).