Mercoledì I Settimana di Quaresima

Giona 3,1-10  Salmo 50  Luca 11,29-32

“Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona”. Giona, lo sappiamo, è quel profeta che, seppure poco convinto, ha accettato di portare agli abitanti di Ninive la richiesta di conversione voluta di Dio: non si immaginava assolutamente di essere preso sul serio. I niniviti si pentirono e cambiarono vita e ottennero, così, il perdono. Mai dubitare sulle capacità di bene delle persone, anche di quelle che ci paiono più irrimediabili. Gesù, partendo da questo episodio, lamenta la totale indifferenza dei suoi ascoltatori: “Eppure – dice – sono il Figlio di Dio!”. È interessante questa cosa: anzitutto risulta evidente che Dio non usa strumenti straordinari per ottenere una persuasione di massa; Dio interpella la coscienza di ciascuno aspettando la libera adesione come un qualsiasi uomo della porta accanto. E, poi, Dio accetta di essere perdente, non vuole vincere a tutti i costi, non vuole ottenere risultati positivi a tutti i costi: accetta il fallimento, ma non demorde! Serve tanto a noi, cristiani di questo tempo, così abbattuti per la scarsa attenzione che otteniamo dagli uomini, nostri compagni di viaggio: Gesù ci insegna che non ci sono mezzi convincenti infallibili e che non è importante quanto riusciamo ad ottenere nell’immediato. È solo l’amore che conta… a tempo opportuno fa fiorire il deserto! Buona giornata. don Luciano.