Martedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario

Romani 5,12.15b.17-19.20b-21  Salmo 39  Luca 12,35-38

Ho ricevuto la visita di una mamma che ha perso la giovane figlia per un brutto tumore. Mi ha raccontato che il nipotino si rifiuta di andare a Messa perché arrabbiato con Dio che gli ha tolto prematuramente la mamma. Mi chiedeva che cosa poteva fare. Io le ho suggerito di dire bene la fede che abbiamo: il Dio di Gesù Cristo non è il Dio della morte ma della vita. Dio non vuole la morte e non la procura a nessuno. Al contrario dà la vita all’inizio e la ridà nel momento in cui il Maligno la toglie. Ha senso adorare e benedire Dio perché a fronte della morte ha pensato la risurrezione. Oggi San Paolo ce lo racconta chiaramente in questi versetti: “come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti”. Conosciamo troppo poco la Buona notizia di Gesù. Abbiamo ancora di fondo una mentalità pagana. Rimettiamoci ad ascoltare e a meditare la Parola di Dio! Buona giornata. don Luciano.