Lunedì I Settimana di Quaresima

Levitico 19,1-2.11-18  Salmo 18  Matteo 35,31-46

“Tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. L’altro giorno, ho letto l’intervista di un giornalista che raccontava il suo reportage sui profughi che seguono la rotta balcanica per raggiungere il nord Europa: ad un certo punto, dopo aver manifestato la sua estrazione cristiana evolutasi nell’agnosticismo, ha affermato, però, di aver scoperto Gesù proprio in questi poveracci in cerca di una vita degna. Scriveva proprio: “Non si tratta di vivere dei valori cristiani ma di incontrare Gesù Cristo in persona che si presenta oggi a noi nei panni di questi crocifissi della storia di oggi”. Proprio in questa direzione va il Vangelo odierno: Gesù dichiara apertamente di identificarsi in coloro che soffrono e arrancano nella vita. E’ discepolo colui che lo riconosce e lo serve. A noi, abituati al culto e alla preghiera, forse capita di ritenere sufficiente una relazione spirituale; Gesù ci chiede di fare un passo oltre. La preghiera è la luce che permette di trasfigurare il volto dei fratelli e di riconoscervi l’immagine di Gesù. “Non si può amare Dio che non si vede se non si ama il fratello che si vede”, direbbe Giovanni! Lasciamoci interpellare… Buona giornata. don Luciano.