XXV Domenica del Tempo Ordinario (C)
Amos 8,4-7 Salmo 112 1Timoteo 2,1-8 Luca 16,1-13
Le parabole di Gesù hanno lo scopo di coinvolgere l’ascoltatore per poi stupirlo e spalancargli la porta della conversione. La parabola dell’amministratore scaltro che oggi ascoltiamo riesce benissimo a provocare la nostra reazione stupita: Gesù loda uno che imbroglia e froda sul lavoro…il fine non giustifica mai i mezzi! In realtà, bisogna capire meglio le cose: Gesù racconta, probabilmente, un fatto di cronaca. Si tratta di un tale che era stato colto dal padrone in qualche infrazione ed aveva subito il licenziamento. Era solito agli amministratori gestire le attività mettendo il pizzo sul denaro da restituire al padrone. Questo amministratore che cosa fa: rinuncia a mettere il pizzo – esattamente il doppio del dovuto – per dare al padrone il giusto! Rinuncia ai soldi dell’illecito guadagno riconoscendo gli amici molto più importanti! Scegliere le relazioni al posto della ricchezza è la scaltrezza lodata da Gesù! Avrebbe potuto approfittarsene mettendo via un bel gruzzoletto… preferisce investire nella fraternità! Avremmo fatto così anche noi? Buona Domenica. don Luciano.
P.S. Nel pomeriggio in Pieve, Matilde Giusti e Lorenzo Pacini ricevono il Santo Battesimo.