IV Domenica di Avvento (A)

Isaia 7,10-14  Salmo 23  Romani 1,1-7  Matteo 1,18-24

La storia della salvezza non è qualcosa di calato dall’Alto senza rispetto. Dio Padre ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza e, come tale, lo tratta: ogni singolo passo nell’ottica della comunione e dell’unità è fatto dentro una proposta e una risposta. Scrive il biblista don Bruno Maggioni: “Il nome di Dio è: Io sono colui che è qui con te. Il nome dell’uomo è: Eccomi”.

All’inizio dell’Antico Testamento, Dio ha chiamato Abramo e lo ha invitato ad uscire dalla sua terra e ad andare nel luogo che gli avrebbe indicato: Abramo ha acconsentito e ha avviato il percorso dell’alleanza. Se avesse rifiutato l’invito, Dio avrebbe cercato un’altra strada.

All’inizio del Nuovo Testamento, Dio chiama Maria a rendersi grembo accogliente per il Figlio: Maria ha detto di sì e noi abbiamo conosciuto il volto di Gesù. Avrebbe potuto dire di no e saremmo ancora privi della Grazia.

È sempre così che Dio fa irruzione nella storia: in forza del sì dell’uomo! Chi acconsente vede compiersi la promessa di pienezza che Dio realizza. Per questo motivo mi piace questa parola che l’Angelo dice a Giuseppe: “tu lo chiamerai Gesù”. Che cosa significa il nome Gesù? Significa “Dio salva”! Ecco: sei tu che oggi ascolti questa Parola a dover dare il nome a questo Bambino che nasce a Betlemme! Che nome gli dai? Buona Domenica. don Luciano.